Quarto Oggiaro ospita la fondazione Archè.
In questo articolo parleremo della Fondazione Archè che abbiamo visitato e dove abbiamo intervistato chi ci lavora con passione. Tutte le informazioni che cerchi sono in questo articolo quindi scorri in basso per saperle tutte.

Fondazione Archè onlus: La storia
La fondazione Archè nasce presso un oratorio grazie a Padre Giuseppe Bettoni nel 1991. All’inizio nasce dalla necessità di un ospedale per aiutare i bambini sieropositivi cioè bambini affetti da HIV.
Nel 2013 gli ospedali avevano trovato delle cure per questa malattia e i bambini sieropositivi stavano diminuendo. Ed è qui che questa fondazione diventa ciò che conosciamo oggi: “La Fondazione Archè”. Quando bisognava dare un nome a questa fondazione si cercava una parola che avesse una forte valenza e un significato profondo. La scelta cadde su una parola di origine greca Arché: il dal principio da cui tutte le cose.
Dal lavoro con i bambini, come abbiamo detto, la Fondazione si trasforma e arriva alla sua attuale missione: accogliere e aiutare, dare sorriso a tante donne che hanno subito delle violenze. La Fondazione Archè di Quato Oggiaro oggi infatti accoglie donne vittime di violenze, spesso con bambini piccoli, e le aiuta a ritrovare un nuovo sorriso, a ricominciare una nuova vita.
Il logo della Fondazione Arché e i suoi colori rappresentano tutto il lavoro che c’è in Arché. Ogni colore rappresenta un’emozione e un’attività diversa.
La fondazione Arché si trova a Quarto Oggiaro in Via Michele Lessona, 70. Due sedi distaccate si trovano a Roma e a San Benedetto del Tronto.

Fondazione Archè: di cosa si occupa?
La fondazione Archè si occupa di donne, madri con bambini che hanno subito delle violenze domestiche. Queste donne all’interno della CasArchè trovano pace e serenità e iniziano una nuova vita da sole o insieme ai propri figli.
All’interno della fondazione Arché ci sono persone che aiutano le donne con i bambini, mandandoli a scuola oppure quando sono molto piccoli mentre le mamme vanno al lavoro gli educatori dentro la fondazione Arché tengono i bambini.
La fondazione Archè al suo interno ha una comunità dove le donne possono avere una camera con un bagno, una cucina da condividere e anche un salotto dove rilassarsi e aree dove passare il tempo insieme.
Invece, le madri con i bambini ma anche le donne da sole possono avere un regime di semi indipendenza che consiste nell’avere una casetta dove stare in autonomia sempre sotto la tutela della fondazione Arché. La semi indipendenza dura un massimo di due anni e in questi anni gli educatori della fondazione Arché vanno a far visita negli appartamenti due volte a settimana per vedere come si comportano le donne in autonomia.

Qual è la missione della Fondazione Archè?
La loro missione era una battaglia da combattere.
La missione della fondazione è aiutare le donne che al posto di ricevere amore e affetto dal proprio nucleo familiare, vengono sottoposte a violenze sia psicologiche che fisiche.
Cercano di far tornare queste donne a una vita in serenità, aiutandole ad avere un’istruzione per loro e per i loro bambini, a trovare un lavoro per essere di nuovamente autonome. La fondazione Arché aiuta tutte queste donne fin quando saranno pronte per andare a vivere in autonomia con i propri figli.

Fondazione Archè: il racconto di chi ci lavora da anni.
All’interno della fondazione Arché lavorano molte persone, molte giovani, tutti coordinati da padre Giuseppe Bettoni.
Noi abbiamo conosciuto un po’ di persone che lavorano alla fondazione Arché e abbiamo anche fatto delle domande.
La prima persona che abbiamo incontrato è Paolo Dell’Oca, responsabile della Comunicazione Archè; in pratica il portavoce e gestisce anche la parte digitale.
Una frase in particolare ci ha colpite: “Nessuno in Arché è il proprio errore.”
Abbiamo trovato questa frase molto bella e accogliente, come un raggio di speranza.
Abbiamo conosciuto anche il fondatore Padre Giuseppe Bettoni, la cuoca della fondazione Arché che all’interno casArché si occupa della cucina, abbiamo parlato anche con le ragazze che lavorano in segreteria e facendo alcune domande una delle ragazze ci ha detto: “Veniamo al lavoro molto volentieri, e il nostro lavoro viene fatto con il cuore.” Abbiamo trovato bellissimo il clima di entusiasmo che si respira passeggiando per la struttura.

Fondazione Arché onlus: le nostre impressioni.
Appena ho visto la fondazione Arché sono rimasta a bocca aperta. Le case di semi indipendenza sono state decorate con colori vivaci e tutta la struttura è ricca di spazi grandi, aperti e puliti.
Tutto appare confortevole e sicuro.
Le persone che ci lavorano sono state molto gentili con noi e hanno risposto a tutte le nostre domande dicendoci molte cose sulla fondazione Arché.
Martina Donato.
Andare alla fondazione Archè, ti fa rimanere senza parole. La vita lì non è come la nostra. Lì ci vivono donne che hanno subito violenze o donne con bambini, ma l’importante è che si trovino e stiano bene.
Marika Cosenza.
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