La scelta di intraprendere questo tipo di strada può dipendere da diversi fattori. Talvolta dalla scuole medie i ragazzi vengono indirizzati verso un percorso di tipo professionale perché è la via più rapida per entrare nel mondo del lavoro. Il mondo mediatico con programmi tv e riviste dipingono il mestiere del cuoco come una professione che concilia duro lavoro, ma anche soddisfazioni e la possibilità di esprimere la propria fantasia. Familiari e conoscenti che lavorano in questo settore possono influenzare positivamente, ma anche negativamente l’indirizzamento verso questo percorso, ma la maggior parte delle volte questa scelta viene dettata dalla passione per la cucina. Spesso i ragazzi si sentono vincolati dalla scelta di un una scuola professionale poichè pensano che questo possa precludergli la possibilità di continuare con gli studi. Contrariamente da quanto si possa pensare, un percorso di tipo professionale, in particolare il mestiere del cuoco da la possibilità di rinnovarsi con corsi d’aggiornamento pratici o reinventarsi concludendo gli studi ed intraprendendo percorsi universitari legati all’alimentazione. Il mondo della cucina è immenso e la possibilità di lavorare in diversi ambiti, legata a quella di viaggiare affascina i giovani che vedono nel lavoro del cuoco una figura dinamica e sempre alla ricerca di novità. La cucina è un ambiente in continua espansione, nuove tecniche, nuove attrezzature e accostamenti non convenzionali creano un ambiente dinamico aperto alla sperimentazione e alla fantasia. Uno dei punti di forza del settore è sicuramente il fatto che ad oggi c’è ancora molta possibilità di trovare un impiego valido con contratti solidi. Un cuoco ben formato sarà sempre richiesto in Italia e all’estero. Il mestiere del cuoco richiede molti sacrifici in termini di tempo ed energie che spesso allontanano i lavoratori dal settore della ristorazione, ma fortunatamente regala anche parecchie soddisfazioni e se svolto con la giusta attitudine offre una vita appagante e felice.
MARCO MAUCIONE